Ai giorni d’oggi il coordinamento dell’evoluzione, dello sviluppo e dell’insegnamento della filosofia osteopatica è stato affidato all’Educational Council on Osteopathic Principles (ECOP). Si tratta di un gruppo di esperti nel campo dell’osteopatia.
L’ECOP ha elaborato 5 prospettive mediante le quali vedere il paziente. Si potrebbero paragonare a delle lenti attraverso le quali lo si osserva.
Nel 2006 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto che il  contributo specifico dell’osteopatia a livello mondiale si possa basare sulle 5 prospettive proposte dall’ECOP, chiamandoli definitivamente modelli osteopatici.
Questi sono:

  • Modello biomeccanico; 
  • Modello respiratorio – circolatorio;
  • Modello Neurologico;
  • Modello di energia metabolica;
  • Modello comportamentale.

Il modello biomeccanico va ad analizzare tutto ciò che riguarda postura e movimento, con particolare attenzione a muscoli e articolazioni vertebro-toraciche e
delle estremità.
Il modello respiratorio – circolatorio basa la sua valutazione sulla gabbia toracica e sul diaframma, responsabili dei movimenti associati alla respirazione e alla circolazione sanguigna.
Il modello neurologico valuta con maggiore attenzione le regioni della testa e della colonna vertebrale.
Il modello di energia metabolica considera la regione pelvica e addominale poiché è qui che i nostri organi interni elaborano gli alimenti, li trasformano in energia utilizzabile e scartano i rifiuti che poi vengono espulsi.
Il modello comportamentale, infine, analizza lo stile di vita e i fattori che potrebbero provocare stress al paziente.