Il modello Biomeccanico considera il corpo come un insieme di componenti somatiche, soprattutto muscolo-scheletriche (ossa, capsule, legamenti, tendini, aponevrosi, muscoli, fasce) collegate reciprocamente fra loro, che costituiscono un meccanismo che si adopera al mantenimento della postura e dell’equilibrio.
L’integrità strutturale e la funzione del sistema muscolo-scheletrico sono interattive e interdipendenti con le funzioni neurologiche, respiratorie-circolatorie, metaboliche e comportamentali del paziente.
La complessa relazione tra gli input (afferenze recettoriali) e gli output (compensi-adattamenti posturali) si realizza nel tono miofasciale in perenne ricerca di nuovi equilibri dinamici.
Il modello biomeccanico considera la postura come il risultato efferente (muscolo-scheletrico) di una sottostante complessità afferente (neuro-miofasciale).
Con il modello Biomeccanico vengono analizzati i rapporti tra atteggiamenti corporei e forza di gravità, oltre che l’organizzazione delle catene statiche e dinamiche in rapporto ai meccanismi antigravitari, ai riflessi spinali e vestibolari.
Le alterazioni dei meccanismi posturali, di movimento e delle qualità del tessuto connettivo, indipendentemente dall’eziologia, spesso influenzano le funzioni vascolari, linfatiche e neurologiche; determinano una sostanziale asimmetria dei volumi corporei e delle funzioni cinetiche, con conseguente rielaborazione dello schema corporeo, mediata dal riadattamento sensoriale di specifici meccanismi neurofisiologici.
Di conseguenza, un impedimento strutturale/funzionale che causa, o è causato, da una disfunzione somatica a carico delle strutture muscolo-scheletriche, precedentemente menzionate, può compromettere le strutture vascolari o neurologiche, e quindi influenzare i processi metabolici associati e/o le manifestazioni comportamentali del paziente.
L’osteopata che si accinge a utilizzare questo modello, in modalità sia diagnostica, sia terapeutica, sarà interessato:
- a testare il corpo in dinamica, effettuando test di movimento attivo, o di mobilità passiva,
- alla ricerca di eventuali restrizioni, asimmetrie (siano esse posizionali o funzionali), instabilità, ipermobilità, a carico dell’apparato muscoloscheletrico.
Allo stesso modo, il trattamento utilizzerà: tecniche strutturali, quali il thrust o tecniche articolatorie; tecniche muscolari, come quelle a energia muscolare; tecniche legamentose, come il bilanciamento delle tensioni legamentose; tecniche di rilascio miofasciale; tutte a specifico impatto meccanico e posturale, con il fine ultimo di ripristinare l’efficienza delle componenti muscolo-scheletriche, dell’integrità strutturale, della postura, dell’equilibrio e della simmetria.
Si precisa che il trattamento reso possibile dal modello biomeccanico in osteopatia non è soltanto un lavoro sull’arco efferente (motorio), ma anche sull’arco afferente (sensoriale), con lo scopo di individuare la perturbazione (disfunzione somatica) che ha provocato l’alterazione posturale e trattarla (normalizzare l’informazione).
Il trattamento osteopatico all’interno di questo modello mira al ripristino della postura ottimale raggiungibile dalla persona in quel dato momento, tramite l’uso efficiente ed equilibrato delle componenti neuro-muscolo- scheletriche-fasciali.
L’applicazione del trattamento manipolativo osteopatico, permette alla persona di recuperare le funzioni strutturali, vascolari, neurologiche metaboliche e comportamentali associate.
Una postura efficiente e una buona mobilità di tutto il sistema muscolo-scheletrico sono da sempre il focus centrale del modello Biomeccanico.
Nel suo biglietto da visita il Dr. Still scriveva:
“DR. STILL ha scoperto che molte malattie pronunciate incurabili, sono causate da dislocazione parziale o totale delle ossa del collo, torace, o degli arti; ciò causa mal di testa, malattie cardiache, asma, paralisi al viso e braccio, lombalgie, sciatica, reumatismi, dolori ai piedi e agli arti, piedi freddi, vene varicose, emorroidi, spasmi, etc. Tutte le malattie sopra nominate sono raramente curate fino a che le ossa responsabili non vengono aggiustate. L’uomo è fatto in modo stupendo. Ossa impostate senza dolore o farmaci. Egli è forse l’unico aggiustatore fulmineo di ossa vivente in America”.