Secondo il modello neurologico, il corpo è un sistema basato primariamente su un complesso network di reti neurali , adibito alla ricezione e all’elaborazione di
informazioni sensoriali multimodali, e alla loro integrazione con il controllo efferente, neuromuscolare, neuroendocrino e neuro-circolatorio.
Alla base di questo meccanismo, coesistono tre sottosistemi: autonomico, dolorifico e della stabilità dinamica.
• Il primo basato sull’attività e sull’equilibrio tra sistema orto e parasimpatico.
• Il secondo, tra sistema nervoso centrale e periferico, per la gestione del dolore, sia acuto sia cronico.
• Il terzo, per il controllo posturale e la stabilizzazione articolare dinamica, tramite la relazione interdipendente di funzioni attive (muscolari), passive (
articolari-legamentose) e neuromuscolari.
A ogni modo, a questo sistema integrato sottostanno complesse attività di base riflessa, che regolano il delicato equilibrio fisiologico dell’organismo , ma che sono
anche alla base della valutazione e del trattamento osteopatico.
Infatti, il corpo viene esaminato con l’obiettivo di individuare qualsiasi zona con alterazione o aberrazione di tali riflessi ( somato-viscerali, viscero-somatici, etc.),
come fenomeno distintivo di facilitazione spinale, alla base della disfunzione somatica.
Segni di sensibilizzazione centrale e periferica, di influenze dirette e indirette della nocicezione sulle funzioni corporee, quali edema, alterazioni termiche o del tono muscolare, sono tutti di primario interesse per questo modello.
I riflessi cutaneo-viscerali di Jarricot, neuro-visco-linfatici di Chapman, o qualsiasi test basato primariamente sull’arco riflesso neurale e sui suoi effetti a livello
tessutale, sono degli esempi di applicazione di questo modello nella valutazione osteopatica.
In ambito terapeutico, esso mira alla normalizzazione dei riflessi disfunzionali, al bilanciamento autonomico, all’eliminazione delle afferenze nocicettive, alla
riduzione del dolore, intervenendo su strutture di comando o di controllo neurologico (plessi, gangli, nuclei neurali, nervi periferici, craniali) anche tramite
tecniche di tipo strutturale, viscerale, craniale, di inibizione neurale, o ancora ad energia muscolare.