La figura dell’osteopata, per la sua visione globale ed olistica, spazia su una moltitudine di strutture del corpo umano andando di volta in volta alla ricerca di cos’è che impedisce la funzione di autoguarigione, insita nel corpo umano stesso. In questa ricerca si trova a volte a lavorare in equipe per raggiungere un risultato ottimale e definitivo.
Nella quotidianità del proprio studio infatti l’osteopata, in seguito alle sue valutazioni, si può rendere conto di avere la necessità di un supporto esterno e quindi può attivare una rete di collaborazioni con specialisti di qualsiasi campo.
Nel panorama nazionale troviamo le collaborazioni più eccellenti a livello ospedaliero raggruppate in un progetto riguardante la neonatologia, il “Ne-o Project (Neonatology and Osteopathy)”, che coinvolge più di 20 reparti di Neonatologia di ospedali italiani per supportare i più piccoli subito dopo la nascita.
L’osteopata può inoltre collaborare per diminuire i tempi di recupero e la somministrazione di farmaci nel decorso post operatorio lavorando a stretto contatto con chirurghi o esperti della riabilitazione. Può affiancare i ginecologi per coadiuvarli nell’accompagnare la donna in gravidanza e al parto, così come collaborare con gli odontoiatri nel facilitare il processo di correzione dell’occlusione e della postura.
Questi sono solo alcuni esempi, ma la cooperazione è possibile in tutti i campi in cui il movimento dei tessuti e l’equilibrio tra mente corpo e spirito sono fondamentali per un buono stato di salute.
A volte il supporto dell’osteopatia si può tradurre semplicemente nell’individuare, attraverso dei test mirati, una zona di sofferenza che mette in disequilibrio i sistemi del corpo e che, per le sue caratteristiche patologiche, non può essere trattata con tecniche osteopatiche ma richiede un intervento medico. A quel punto si cercherà il dialogo con lo specialista di un determinato settore per risolvere il problema patologico e ripristinare così lo stato di salute.
Una componente molto importante per un buono stato di salute è, ad esempio, l’equilibrio psichico. È qui infatti che l’osteopata trova molto spesso collaborazione con figure quali lo psicologo o lo psichiatra per risolvere problemi di carattere psicologico che altrimenti sarebbero d’intralcio ad un recupero completo del benessere.
I campi di collaborazione naturalmente non sono solo rivolti alla medicina; l’osteopata si trova spesso a interagire, nel settore sportivo, con squadre di diverse specialità. Nasce spesso la reale necessità da parte dell’atleta di avere un osteopata personale, per poter prevenire gli infortuni e raggiungere prestazioni sempre di più alto livello.
Le collaborazioni si estendono anche al mondo animale: è infatti sempre più crescente la quantità di osteopati che dedicano la loro attività al mondo animale trovando quindi necessaria anche la cooperazione con veterinari ed esperti del settore.
Un osteopata quindi, grazie alle sue competenze e con l’ausilio di equipe qualificate, ha la possibilità di promuovere, ripristinare o favorire al massimo la salute dell’individuo.
In ultimo, la collaborazione principale che l’osteopata mette in pratica giornalmente: quella con il paziente. Senza questa fondamentale condizione non si potrebbe ottenere infatti alcun risultato.